Gli effetti degli antidepressivi sul cervello
Alterazioni nelle attività cerebrali si manifestano dopo sole due settimane
Grazie alle moderne tecnologie, che consentono di ottenere immagini delle aree del cervello al lavoro, gli scienziati stanno finalmente comprendendo il meccanismo con cui i farmaci antidepressivi agiscono sulle strutture cerebrali. Ricercatori dell'Università del Wisconsin di Madison hanno usato immagini di risonanza magnetica funzionale (fMRI) per osservare i cambiamenti che avvengono nel cervello durante il trattamento con antidepressivi, mentre i pazienti sperimentano emozioni positive e negative.
Lo studio, apparso sulla rivista "American Journal of Psychiatry" (gennaio 2003), è stato condotto da Richard Davidson, docente di psicologia, da Ned Kalin del dipartimento di psichiatria e da due collaboratori. Gli scienziati hanno scoperto che, somministrando venlafaxina a un piccolo gruppo di pazienti clinicamente depressi, il farmaco produceva forti alterazioni nel cingolato anteriore. Si tratta dell'area del cervello che ha a che fare con la focalizzazione dell'attenzione e che inoltre si attiva quando si affronta un conflitto. Il cambiamento è stato osservato dopo sole due settimane, mentre di solito non si verificano cambiamenti d'umore prima di tre-cinque settimane. [CognitiList]
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