Declino mentale in età avanzata
Un farmaco potrebbe invertire il processo
Gli scienziati potrebbero aver scoperto perché l’elaborazione delle informazioni da parte del cervello rallenta con l’avanzare dell’età, influenzando ogni cosa, dal linguaggio, alla visione, alle capacità motorie. La scoperta potrebbe anche indirizzare la ricerca verso lo sviluppo di un farmaco in grado di invertire il processo.
Una sostanza chimica nel cervello, un neurotrasmettitore chiamato GABA, aiuta i neuroni a riconoscere meticolosamente i segnali ai quali rispondere: si tratta di una sostanza fondamentale per far funzionare il cervello al massimo delle sue capacità. Esaminando alcuni macachi molto vecchi, ricercatori americani e cinesi hanno scoperto che molti del loro neuroni non hanno abbastanza GABA a disposizione. I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista “Science”.
Se la mancanza di GABA è davvero responsabile per l’attivazione indiscriminata dei neuroni più vecchi, il problema potrebbe essere abbastanza semplice da porvi un rimedio. Secondo uno degli autori, Audie Leventhal dell’Università dello Utah, alcuni farmaci già esistenti, come lo Xanax, aumentano la produzione di GABA, anche se non sono ancora stati sperimentati in modo accurato sugli anziani. “Esistono molti farmaci - ha spiegato il medico - in grado di facilitare le funzioni neuronali, e magari qualcuno può essere d’aiuto”.
Leventhal e colleghi hanno studiato le funzioni visive di scimmie che, si ritiene, siano le più vecchie del mondo. Si tratta di macachi che vivono in una colonia a Kunming, in Cina, stabilita negli anni cinquanta come parte di un programma sperimentale russo-cinese. All’età di 30 anni (corrispondenti a 90 per un essere umano), questi animali hanno vissuto quasi il doppio di quanto fanno normalmente allo stato selvatico. Registrando l’attività dei neuroni nella corteccia visiva di scimmie vecchie e giovani, mentre venivano somministrate sostanze in grado di favorire il GABA (muscimol) o di inibirlo (bicucullina), i ricercatori hanno scoperto che l’inibitore non aveva effetti significativi sugli animali anziani, mentre il muscimol aveva un effetto molto piccolo sui più giovani, e viceversa. Dunque, la corteccia visiva delle scimmie più anziane funziona in modo meno efficiente perché il GABA non è in grado di limitare la risposta dei neuroni a segnali specifici. Secondo Leventhal, quello che vale per la corteccia visiva dovrebbe valere anche per altre parti della corteccia cerebrale.
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