7 febbraio 2004

Ridere è una cosa seria

Una risata è qualcosa che ognuno di noi può sperimentare, qualcosa di estremamente naturale e allo stesso tempo molto, molto complesso. Una definizione l’ha data Donata Francescato, autrice del libro uscito nel 2003 "Ridere è una cosa seria": «Il sorriso e la risata sono risposte ad un determinato stimolo, percepito come comico, che contrasta con la razionalità e che da luogo ad una sensazione di piacere». Oggi sappiamo, grazie ad una ricerca della Stanford University americana, che sorridere e ridere attiva le aree cerebrali della ricompensa e del piacere, le stesse che si attivano durante le attività gratificanti come il sesso e a seguito dell’assunzione di alcune droghe, come la cocaina. Allan Reiss, autore della ricerca, ha spiegato che questa scoperta migliora le conoscenza dei meccanismi biologici dell’umorismo e che con il metodo utilizzato per lo studio sarà possibile individuare precocemente i soggetti a rischio di depressione.
«Nello studio alcuni volontari sono stati sottoposti a una Risonanza Magnetica funzionale mentre guardavano dei cartoni animati», spiega Reiss, «le immagini più divertenti attivavano sia le aree dedicate al linguaggio che il sistema limbico e una particolare struttura chiamata "nucleo accumbens", che regola i meccanismi di ricompensa».
Sono diverse le teorie che possono spiegare che cosa renda umoristico uno stimolo, alcune si basano sull’aspetto della sorpresa, altre ritengono che lo stimolo susciti ilarità e risate quando è "incongruo" e che è necessaria una certa dose di acutezza e intelligenza per cogliere l’incongruità e trovarla divertente. Altri mettono sullo stesso piano gli stessi stimoli e l’ilarità deriverebbe dal fatto che contengano un contenuto aggressivo o sessuale. In questa teoria la risata scaturirebbe dal superamento di una forte inibizione indotta dalla censura sociale. In realtà non si può dire che una teoria abbia la meglio sulle altre, ma più semplicemente hanno tutte una loro validità e entrano in gioco a seconda delle situazioni.
JOHANN ROSSI MASON

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