19 aprile 2005

L'origine della cooperazione umana
La punizione altruistica è essenziale per lo sviluppo di un comportamento cooperativo

Un modello evolutivo del comportamento umano, descritto in uno studio pubblicato sulla rivista "Proceedings of the National Academy of Sciences", suggerisce che i "moralisti" che si sacrificano volontariamente per punire chi si comporta male possono arrivare a dominare una popolazione e ad assicurare la cooperazione fra i suoi membri. L'origine del comportamento cooperativo ha sempre reso perplessi gli scienziati, giacché la selezione naturale favorisce gli individui egoisti rispetto a quelli che compiono sacrifici personali per andare d'accordo con gli altri. Alcuni ricercatori hanno ipotizzato che la cooperazione abbia senso in una società con "punitori altruistici", ovvero individui "moralisti" decisi a pagare un costo personale pur di punire gli egoisti. Per comprendere come la punizione altruistica possa mettere radici in una società, James Fowler dell'Università della California di Davis ha sviluppato un modello matematico che simula i comportamenti e le interazioni in una società col passare del tempo. Lo scienziato ha scoperto che l'ingresso di punitori altruistici in una popolazione di cooperatori e di non cooperatori può cambiare le dinamiche del gruppo. Sotto certe condizioni, la punizione altruistica è così benefica alla popolazione da giungere a dominare il comportamento del gruppo e tenere a bada coloro che non cooperano. Questi risultati potrebbero contribuire a spiegare le origini della cooperazione e delle punizioni. Studi precedenti avevano mostrato che la punizione altruistica stimola il centro della ricompensa nel cervello, suggerendo che gli esseri umani possano aver evoluto fisicamente e biologicamente questo tipo di comportamento.

James H. Fowler, "Altruistic punishment and the origin of cooperation". Proceedings of the National Academy of Sciences (2005).

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