14 gennaio 2006

Se la fame vien di notte...

Quello di svegliarsi ogni notte e sentire un irrefrenabile impulso a mangiare è un problema che – secondo uno studio dell’ Università della Pennsylvania - riguarda l’1,5 per cento della popolazione. La percentuale sale però decisamente se ci si restringe a quella parte della popolazione che ha già notevoli problemi di peso: questo comportamento affligge infatti ben l’8,9 per cento degli obesi. A sua volta, l’abitudine alle abbuffate notturne pone le premesse per gravi problemi di linea: la percentuale degli obesi fra quanti soffrono della sindrome del mangiatore notturno tocca infatti il 57,1 per cento. L’aspetto più interessante della ricerca è però quello che mette in luce come questo comportamento sia fortemente correlato a situazioni di forte stress o a uno stato di depressione, manifesta o, più spesso, latente. Per questi pazienti è inoltre molto superiore il rischio di ricorrere a sostanze d’abuso, e in particolare a eccedere nell’assunzione di alcol: il problema interessa infatti il 30,6 per cento dei mangiatori notturni. Secondo John P. O'Reardon, uno degli autori dello studio, chi soffre di questo disturbo farebbe bene a considerarlo un campanello d’allarme per il proprio benessere psicologico, mentre, per converso, gli psichiatri dovrebbero prestare maggiore attenzione a questa possibile complicazione nella terapia dei loro pazienti depressi, non foss’altro perché un forte incremento di peso, incidendo sull’immagine di sé che ha il paziente, può ostacolare il superamento della malattia.