10 febbraio 2006

Dolore e concentrazione

STANFORD (Usa) – Pensa che ti passa.
Il dolore si può combattere con la concentrazione.

Non è una tecnica new age che si rifà a concetti esoterici come vibrazioni o energie, ma uno studio presentato dai ricercatori di Stanford e dall'azienda del settore Omneuron. Le porte della percezione sono infinite e soggettive e il dolore continua a rimanere oggetto di studio e avvolto nel mistero. Ma la sofferenza fisica si combatte scientificamente anche con il pensiero, come ricorda Wired.
SAGGEZZA POPOLARE – Si tratta dell'ennesimo studio scientifico che avvalora una verità popolare e condivisa. Gli indiani lo hanno capito da tempo e Jovanotti ha scritto a questo riguardo una canzone. Ma a Stanford gli esperti hanno scoperto qualcosa di più: al di là degli effetti benefici del pensiero positivo esiste infatti un collegamento scientifico e profondo. Si tratta di una tecnica di visualizzazione di una parte del cervello che aiuta a ridurre di molto il dolore, attraverso l'utilizzo di macchinari ad hoc. In sostanza i ricercatori hanno chiesto a un campione di persone di provare a controllare la regione del cervello deputata a regolare la sofferenza fisica e, mettendo a confronto otto individui con buone condizioni di salute e otto sofferenti, hanno osservato in tempo reale le reazioni all'interno del sistema cerebrale, constatando un'effettiva possibilità di azione su quella zona. Lo studio è stato pubblicato la scorsa settimana sul Proceedings of the National Academy of Sciences . Gli scienziati l'hanno battezzata neuroimaging therapy e la consigliano soprattutto a chi soffre di stati dolorosi cronici.

Emanuela Di Pasqua - CorSera 23 dicembre 2005

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