2 marzo 2006

I significati aiutano la memoria
E' importante ciò che il cervello sta facendo prima che si verifichi un evento

Il nome di un attore? Dove abbiamo lasciato la macchina? La data di un appuntamento? C’è qualche dato che ci sarebbe molto utile ricordare ma che non riusciamo a richiamare alla memoria? Il segreto di tutto – spiegano i ricercatori dello University College di Londra – è nello stato mentale in cui ci troviamo quando il dato viene acquisito, come mostra un test di prove mnemoniche effettuato monitorando l’attività cerebrale mediante un elettroencefalogramma. A un gruppo di volontari è stato chiesto infatti di concentrarsi su una serie di parole che comparivano a una a una su uno schermo, precedute da una richiesta: ogni soggetto doveva scegliere se la parola seguente dovesse rappresentare un oggetto animato o inanimato, oppure se la prima e l’ultima lettera della stessa parola dovessero essere in ordine alfabetico o meno. Pochi minuti dopo, a sorpresa, agli stessi soggetti è stata presentata una seconda serie di parole, per ciascuna delle quali occorreva dire se fossero già ricorse nella precedente prova. Come ci si poteva aspettare, i termini più ricordati erano quelli che erano stati preceduti da una scelta semantica, cioè se dovesse comparire il nome di un oggetto animato o inanimato, rispetto a una scelta puramente ortografica.“Spesso – ha spiegato Leun Otten, coautore dell’articolo apparso sulla rivista ‘Nature Neuroscience’ – sfugge il fatto che ciò che il cervello sta facendo poco prima di assistere a un evento influenza il ricordo dell’evento stesso. Il nostro studio dimostra invece proprio il verificarsi di questo fenomeno”. [LeScienze]

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