6 luglio 2002

CognitiListUn futuro sempre più vicino, una prospettiva che solo pochi anni fa sembrava fantamedicina, adesso si fa sempre più concreta. Una macchina arriverà a riprodurre le funzioni del cervello ma nessun computer potrà catturarne la parte più misteriosa, quella della consapevolezza. E' l'opinione del professor Federico Faggin, uno dei padri del microchip, da anni residente negli Stati Uniti ma attualmente in Italia. Tornerà a Roma in settembre per il conferimento da parte della terza Università di una laurea honoris causa e per presentare il volume Faggin: il padre del chip intelligente di Angelo Gallippi (Adnkronos Libri). Dopo aver contribuito allo sviluppo del microprocessore, Faggin si occupa il campo del chip neurale. Quello che dovrebbe consentire al computer di apprendere da sè. ''Nessuno è riuscito a trovare un'architettura di chip che permetta di ottenere quello che si sperava, cioé inventare una macchina che impara da sola. Abbiamo fatto progressi ma non si è arrivati al punto di svolta. Penso - afferma Faggin - che occorra qualche break trough a livello di scienze biologiche, soprattutto ora che si sta studiando il cervello soprattutto come organo di elaborazione dell'informazione invece che come organo biologico''. Ma si arriverà mai a duplicare le capacità di un cervello umano con una macchina? ''Quello che sappiamo ci rende fiduciosi di riuscire a capire come funziona il cervello per quel che riguarda le funzioni normali di apprendimento: a questo secondo me ci si arriverà. La parte più difficile da capire è la consapevolezza.

Non si riesce proprio a comprendere come possa avvenire che un organo meccanico diventi cosciente di essere cosciente: questo aspetto è straordinario''. Federico Faggin ricorda che continuano le ricerche sul micro-chip: ''basti pensare che negli Stati Uniti più dell'80 per cento delle persone non lavora nè in fabbrica nè nell'agricoltura''. E anche per quanto riguarda la net-economy lo scienziato e manager vicentino continua ad essere ottimista. ''Mantengo un posizione equilibrata: mentro negli anni 1999-2000 l'euforia enorme sulla net-economy mi lasciava scettico, ero e rimango molto favorevole a questo movimento di mercato che, vorrei sottolineare, prosegue. Infatti l'utenza Internet continua adaumentare, così come i servizi: quelli che non avevano senso sono morti o moriranno mentre quelli che hanno senso continuano. Ad esempio e-Bay che è un 'metodo' che opera nel commercio elettronico l'anno scorso ha venduto negli Stati Uniti due miliardi di dollari di automobili usate. E Amazon finalmente fa soldi e continua a crescere. Quello che ha realmente rallentato sono i servizi a larga banda anche se continuano ad aumentare come utenza''. .

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