22 agosto 2002

METEREOPATIA
Il nostro organismo, le nostre cellule, i nostri tessuti, vivono perennemente ammollo in acqua corrente. Per circa 2/3, precisamente per il 65%. L’acqua, dunque, intesa come H2-O, è l’elemento costitutivo vitale del corpo. Il resto, materiale organico colloidale che fa da impalcatura. Se ci si rinsecchisce, e si perde acqua copiosamente, la vita biologica se ne va in fretta. Ma se l’acqua "esterna" ci inzuppa, come in questi giorni il diluvio universale, il corpo dà segni di insofferenza. Subentra quella che i bioclimatologi chiamano "sindrome da mal di tempo", da perturbazioni atmosferiche spropositate rappresentate da variazioni della pressione barometrica, sbalzi di temperatura, impennate del tenore di umidità, della carica elettrica dell’aria, da folate di vento a folle velocità, trombe d’aria, grandinate, e ingredienti vari che ci sono rovinati addosso nella balzana estate che ci sta cogliendo in contropiede.
Sindrome da mal di tempo. Lo vogliamo o no, il nostro organismo è decisamente sincronizzato col tempo che fa. In parole povere siamo tutti dei meteorolabili, con la salute psicofisica in chiave con le bizzarrie del tempo. Scivolare, poi, dalla meteorolabilità alla meteoropatia è questione di attimi. Il corteo di sintomi che la caratterizza è ben noto: facile iritabilità nervosa, caduta del tono dell’umore con tendenza alla depressione, impennate verso l’alto o verso il basso della pressione arteriosa, oscillazioni della frequenza cardiaca con possibilità di aritmie, ingrippamento dei giunti articolari, mal di testa, turbe del ritmo del sonno, spossatezza fisica, perdita del gusto alla vita (anedonìa), declino nei rapporti affettivi, e degli "appetiti" sessuali.
Pedaggio salutistico da «Global Warming». Il crescente continuo surriscaldamento inferto dall’uomo all’ecosistema terrestre -avvertono gli esperti- ci regala tutta questa instabilità stagionale. E se continua così, il surriscaldamento della crosta terrestre ci presenterà un conto pesante fra qualche decennio. Avremo un incremento della patologia cardio-vascolare, immunologica, del sistema nervoso, eccetera. Naturalmente a pagare di più saranno i meteorolabili-meteoropatici. Che potrebbero venir messi al corrente della loro tendenza costituzionale, con un semplice test ideato dal bioclimatologo olandese professor Tromp. Si misura la temperatura sul palmo della mano, ove viene applicato uno speciale gel che la abbassa di circa 6 gradi. Se questo abbassamento di temperatura si protrae per 15 minuti, si entra ufficialmente nella categoria dei meteorolabili, ipersensibili al tempo...
[Fonte: Arena di Verona]

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