8 novembre 2002

La sede cerebrale delle decisioni
Una nuova ricerca condotta presso il Centre for Neuroscience Studies della Queen's University e di altre istituzioni canadesi ha fornito la prima prova del fatto che i lobi frontali del cervello svolgono un ruolo critico nella pianificazione e nella scelta delle azioni. I risultati della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista "Nature Neuroscience".
I ricercatori hanno scoperto una piccola regione nel lobo frontale del cervello umano che viene attivata quando un individuo intende svolgere una particolare azione, e non un'altra. Queste scoperte potrebbero aiutare a spiegare perché gli individui in cui il lobo frontale è danneggiato qualche volta agiscono impulsivamente e spesso hanno problemi nel prendere decisioni.
"Abbiamo identificato i segnali nel cervello umano normale che possiamo ora studiare in pazienti con disordini neurologici o psichiatrici che influenzano la funzione del lobo frontale," dice Doug Munoz, che ha partecipato alla ricerca. "Per esempio, i soggetti a cui viene diagnosticato un disordine di iperattività e deficit di attenzione dovrebbero produrre uno schema di attivazione cerebrale diverso, che possiamo identificare."
I ricercatori hanno usato un nuovo metodo di fMRI a "singolo evento" per studiare i cambiamenti nel flusso sanguigno nel lobo frontale di volontari preparati a compiere uno di due diversi tipi di movimenti in reazione a uno stimolo visivo. Non solo i segnali nel lobo frontale aumentano man mano che i volontari si preparano a rispondere, ma la natura dell'attività varia a seconda di quale dei due movimenti si apprestano a fare. Esperimenti futuri esploreranno come questi circuiti frontali interagiscono con altre aree del cervello nel pianificare e controllare il comportamento quotidiano. [LeScienze]

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