Come si forma la memoria
Studiata l’attività elettrica dei neuroni dell’ippocampo quando si apprendono nuovi ricordi
Neuroscienziati dell’Università di New York e dell’Università di Harvard hanno identificato il modo con cui l’ippocampo contribuisce ad apprendere e a ricordare i fatti e gli eventi che costituiscono la nostra memoria a lungo termine, o memoria dichiarativa. Studiando l’attività dei neuroni dell’ippocampo, gli scienziati hanno capito come il cervello segnala la formazione di nuove memorie associative, una forma di memoria dichiarativa. I risultati forniscono alcune delle prove dirette più evidenti dell’elasticità dell’ippocampo in relazione all’apprendimento.
I risultati della ricerca sono stati descritti in un articolo (“Single Neurons in the Monkey Hippocampus and the Learning of New Associations”) pubblicato sul numero del 6 giugno della rivista “Science”.
Il legame fra l’ippocampo e la memoria è noto agli scienziati sin dagli anni cinquanta, ma si sa poco di come quest’associazione si manifesta nell’attività neurale. Il team di ricercatori americani, guidato da Sylvia Wirth, Wendy Suzuki e Marianna Yanike, ha esaminato per mezzo di elettrodi l’attività elettrica di singoli neuroni nel cervello di scimmie mentre eseguivano compiti di apprendimento associativo. I dati sono stati poi analizzati usando algoritmi di stima dinamici sviluppati appositamente a questo scopo.
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