11 giugno 2003

Lo sguardo degli altri
L’amigdala percepisce le emozioni che abbiamo di fronte anche in funzione della direzione dello sguardo

Secondo un gruppo di ricercatori del Dartmouth College, guidato da Reginald Adams, il nostro cervello interpreta le espressioni dei volti in maniera diversa a seconda che qualcuno ci stia guardando direttamente o meno. La direzione dello sguardo di un altro influenza infatti come il nostro cervello risponde alle emozioni di paura o di rabbia espresse dal viso di quella persona. In particolare la direzione dello sguardo influisce sull’amigdala, la regione del cervello che regola le emozioni, rivela i possibili pericoli e dirige il comportamento emozionale.
Gli scienziati hanno studiato l’attività cerebrale dei soggetti grazie a immagini di risonanza magnetica funzionale (fMRI). Ai pazienti venivano mostrate fotografie di persone con espressioni di paura o di rabbia. Gli occhi nelle fotografie erano rivolti talvolta verso l’obiettivo e talvolta di lato.
Lo studio, pubblicato sul numero del 6 giugno della rivista “Science”, conclude che l’attività dell’amigdala è maggiore quando, guardando immagini di espressioni irose, il viso nella fotografia è rivolto altrove. Con espressioni di paura, invece, l’attività dell’amigdala è maggiore se c’è lo sguardo è diretto verso l’osservatore. Secondo gli autori, si tratta del primo studio che dimostra come la direzione degli sguardi sia un segnale importante per il modo in cui vengono percepite le espressioni del volto.

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