22 ottobre 2003

Il senso di giustizia nelle scimmie
Le emozioni giocano un ruolo importante nelle interazioni economiche fra i primati


Con una delle prime dimostrazioni sperimentali nel proprio genere, alcuni ricercatori dello Yerkes National Primate Research Center dell'Emory University hanno mostrato che i primati non umani rispondono in modo negativo a una distribuzione non equa delle ricompense, una reazione piuttosto comune negli uomini basata sul loro universale senso di giustizia. Se gli scienziati avevano già da tempo individuato questo comportamento nella specie umana, Sarah Brosnan e Frans de Waal sono i primi a confermare la caratteristica anche nei primati non umani.
La scoperta è descritta in un articolo pubblicato sul numero del 18 settembre della rivista "Nature". Insieme a precedenti dati scientifici che indicavano un collegamento diretto fra il comportamento dei primati non umani e quello degli umani, questi risultati sostengono una nuova scuola di pensiero, secondo la quale le decisioni economiche vengono prese tanto in base a un senso emozionale di equità quanto in base a considerazioni razionali.
Gli autori dello studio ricompensavano con del cibo alcune scimmie cappuccino brune quando eseguivano determinati esercizi. I soggetti rifiutavano ricompense precedentemente accettate (cetrioli) se si rendevano conto che i loro compagni ricevevano premi di maggior valore (grappoli d'uva) per aver svolto compiti uguali o più leggeri. Si tratta di una risposta negativa simile a quella degli esseri umani quando si accorgono che altri individui ricevono un'offerta migliore.


Nessun commento: