24 dicembre 2010

Accudimento, Contatto prolungato

Mamma-canguro vs incubatrice

Era il 1978 a Bogotà in Colombia quando per far fronte all'esigenza di salvare dei bambini nati prematuri, in assenza delle adeguate apparecchiature - incubatrici - nasce il metodo della mamma canguro. Il contatto per molte ore tra la pelle della mamma e quella del bambino ha salvato e permesso di far crescere molti bambini che altrimenti non sarebbero sopravvissuti.
Se in quel contesto era un'esigenza dettata dall'assenza di attrezzature, oggi questo metodo si sta diffondendo in molti nostri ospedali e a livello internazionale. Le testimonianze a favore di questo metodo riportate su La Repubblica arrivano dall'Ospedale Sant'Anna di Torino, dall'Istituto Neonatologo Burlo Garofalo di Trieste e dal Bambin Gesù di Roma.
Il metodo sembra portare effetti positivi anche quando sono i papà ad applicarlo, unica contoindicazione gli sbalzi di temperatura che provocano un eccesso di riscaldamento del bambino. Come funziona il metodo della mamma canguro? Alle mamme viene dato un badge per entrare in ospedale per tutto il tempo che desiderano. Stanno sedute su una poltrona reclinata per diverse ore con il loro bambino appoggiato sulla pelle vestito solo di un pannolino e con la schiena coperta con un lenzuolo.
Il contatto con la pelle della mamma ha effetti migliori anche sulla respirazione del prematuro.
Certo il bambino deve avere condizioni stabili per stare fuori dall'incubatrice. Questi bambini continuano comunque ad essere collegati con tutti i loro tubicini.
A testimoniare l'utilità di questo metodo anche l'associazione Onlus Scricciolo, a Trieste, fondata nel 2007 da un gruppo di genitori che hanno vissuto l'esperienza di figli prematuri e che oggi svolgono un'attività di sostegno per quanti si trovano a vivere la stessa esperienza.
Non sono previsti tempi ed orari, le mamme possono decidere di stare con il figlio per quante ore desiderano. Tra gli effetti positivi di questo metodo anche lo stimolo per il bambino a succhiare il seno materno.

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