21 dicembre 2011

"IL CANTO DI ARIO", UNA STORIA VERA


UNA FAVOLA DI SPERANZA PER I BAMBINI AUTISTICI
"Il canto di Ario" è una favola che parla di accoglienza senza paure del disabile e della speranza di costruire un futuro possibile anche per chi e' autistico. Il libro racconta la storia vera di un bambino nato con la sindrome autistica, che trova il suo modo di mettersi in contatto con il mondo attraverso la sua capacità di mandare a memoria le canzoni ascoltate alla radio anche una sola volta.  "La storia di Ario è quella di un dono che viene da lontano, un dono che viene da una nuvola di silenzio - si legge sulla quarta di copertina - . E' una storia che coinvolge e commuove perché parla della speranza. Una storia dove la musica ci permette di essere più forti e dove l'amore, alla fine, batte tutte le differenze". La favola, presentata nei giorni scorsi nell'affascinante contesto del Museo internazionale delle marionette 'Antonio Pasqualino' di Palermo, vuole contribuire infatti a promuovere l'accoglienza del disabile tra i bambini delle scuole primarie.Il libro nasce da una esperienza professionale del professor Mauro Li Vigni, che durante i suoi anni di lavoro, in qualità di dirigente scolastico di una scuola primaria, ha stabilito profondi contatti professionali prima e di amicizia poi con i membri del Comitato "L'autismo parla" a cui è dedicato il libro.La storia raccontata vuole anche essere, nelle intenzioni dell'autore, un messaggio di speranza per tutte quelle famiglie che si trovano nella difficile fase iniziale della scoperta del disturbo autistico di un proprio figlio.
Il tema dell'integrazione della diversità è solo uno di quelli trattati nel racconto che si contraddistingue anche per il riferimento al potere della musica come strumento di contatto tra bambini autistici e mondo esterno. Nel racconto ci sono personaggi diversi che ruotano intorno ad Ario ma tra tutti spiccano i bambini stessi, suoi compagni di classe, contenti di essere coinvolti in un progetto così importante di recupero delle relazioni con il loro compagno che vive la sua vita isolato in un angolo della stanza.  Il libro vuole essere anche un modo per esplorare e far riflettere i più piccoli sulla diversità e i modi di dialogo possibili con chi è portatore di un linguaggio diverso dal nostro. Il linguaggio usato nel racconto è quello adatto ai bambini che frequentano la scuola primaria: privo, cioè, di termini scientifici ma denso di riferimenti ai comportamenti quotidiani, alla vita vissuta realmente, con le sue difficoltà, da un coetaneo con caratteristiche diverse. Il testo è accompagnato dalle colorate illustrazioni di Giuseppa La Barbera, zia di un bambino autistico, che sottolineano i momenti salienti del racconto.
"Il libro è stato chiuso nel cassetto per un anno in attesa che arrivassero le illustrazioni che meglio potessero interpretare il racconto - afferma Mauro Li Vigni. I messaggi del racconto sono molteplici: l'avvicinamento dei bambini al 'diverso' da loro, la sua accoglienza, la sua valorizzazione e il rispetto di situazioni lontane dalle abitudini quotidiane dei bambini. Il personaggio centrale della storia, Lello Mangiante, riesce, attraverso la musica, a fare diventare Ario il protagonista di un mondo da cui lui stesso si esclude. Questa favola cerca anche di allontanare la paura dell'ignoto che ci impedisce di andare oltre le barriere - continua l'autore -.
Nella storia di Ario c'è, infatti, il desiderio di andare avanti di fronte a ciò che non conosciamo superando la paura del 'diverso'". "Per noi e' molto importante, più che entrare nelle librerie, riuscire ad entrare nelle scuole - prosegue Mauro Li Vigni -. A tale scopo gireremo le scuole primarie di Palermo con l'intento di presentarlo e farlo conoscere agli insegnanti e ai bambini. Il 40% del ricavato della vendita verrà devoluto all'associazione 'L'autismo parla' a cui il libro è dedicato".
"Credo che il potere delle parole di questa favola sia straordinario - dice Rosi Pennino, presidente del comitato "L'autismo Parla" -. Questa favola offre a tutti, piccoli e grandi, la possibilità di non avere paura della disabilità. Una favola che parla di sogni infranti, di disperazione, di amore e di speranza. Sappiamo tutti che di autismo non si muore ma si muore a poco poco con il silenzio e l'indifferenza sociale.
Riteniamo quindi molto importante diffondere questo libro perché siamo convinti che la battaglia più grande sia quella dell'integrazione oltre a quella di potere avere per i nostri figli dei servizi dedicati. Ricordiamoci che spesso dietro le bizzarrie dei bambini autistici c'è una ricchezza di risorse che andrebbe valorizzata e incanalata nella giusta direzione".
Il libro è anche uno strumento essenziale di promozione delle attività del comitato "L'autismo parla" genitori di Palermo che da anni si battono sul territorio per il miglioramento delle condizioni di vita dei propri figli affetti dalla sindrome autistica. A tale scopo in questi giorni viene portato nelle scuole primarie della città il racconto orale de "Il canto di Ario" realizzato dallo stesso autore. Tutto cio' per rendere possibile una maggiore diffusione del messaggio di solidarieta' e operare una raccolta fondi per sostenere le attivita' del Comitato "L'autismo parla".

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