23 marzo 2013

Convenzione Lanzarote ed esperti psicologi

La Convenzione di Lanzarote, entrata in vigore in Italia il 23 ottobre scorso, e relativa alla protezione dei minori contro lo sfruttamento e l'abuso sessuale, ha conferito un ruolo determinante alla presenza di esperti in psicologia o psichiatria infantile.
Infatti, ai sensi della nuova normativa, nei procedimenti inerenti alcune tipologie di delitto - come ad esempio gli atti sessuali con minorenni, la violenza sessuale, l'adescamento di minori, la prostituzione e la pornografia minorile - sia la polizia giudiziaria sia il pubblico ministero sia il difensore, "quando deve assumere sommarie informazioni da persone minori, si avvale dell'ausilio di un esperto in psicologia o in psichiatria infantile".

Per questo motivo l'Ordine degli psicologi del Lazio ha deciso di scrivere una nota volta a chiarire il ruolo degli esperti nel nuovo contesto normativo, ricordando che la "Convenzione di Lanzarote è un documento con il quale i Paesi contraenti (ad oggi Albania, Danimarca, Francia, Grecia, Italia, Malta, Olanda, San Marino, Serbia e Spagna) si impegnano a rafforzare la protezione dei minori contro lo sfruttamento e l'abuso sessuale, adottando criteri e misure comuni sia per la prevenzione del fenomeno, sia per il perseguimento dei colpevoli e tutela delle vittime". Accanto alle due novità che hanno riguardato l'inserimento nel codice penale di due nuovi reati, l'istigazione a pratiche di pedofilia e di pedopornografia (art. 414 bis codice penale) e l'adescamento di minorenni o grooming (art. 609 undecies codice penale), c'e' quindi l'introduzione "in modo diretto della partecipazione di esperti in psicologia o in psichiatria infantile chiamati ad operare nell'ambito dell'escussione di testimoni o vittime minorenni, con l'obbligatorietà dell'intervento e con la nomina diretta da parte del Pubblico ministero. Ricordiamo che quel primo ascolto indicato dalla Convenzione di Lanzarote e ratificato in legge dal Senato- precisa l'Ordine- riguarda il primo ascolto-interrogatorio, spesso nell'immediatezza del fatto o successivamente ad una denuncia. Sono, dunque, interventi che prima erano svolti direttamente dagli operatori della Polizia Giudiziaria o dei Carabinieri, riguardanti le cosiddette sommarie informazioni. E' evidente- conclude la nota- l'importanza di ciò, in quanto verrà garantito a quel primo ascolto la necessaria competenza di chi dovrà svolgerlo".

Per leggere la nota: http://www.ordinepsicologilazio.it/news/pagina375.html

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