15 giugno 2002

16 – 22 Aprile - Il Sole 24 ORE – Sanità - Pag. 19
Tar Palermo

Sull’equiparazione tra psicologi e psichiatri si deve pronunciare la Corte Costituzionale
La Corte Costituzionale dovrà pronunciarsi sulla legittimità della disposizione di legge che nel 1987 ha equiparato gli psicologi-psicoterapeuti ai medici psichiatri.
La richiesta di una pronuncia di legittimità costituzionale è stata avanzata dal Tribunale amministrativo regionale della Sicilia che ha inviato alla Corte Costituzionale gli atti di un giudizio promosso da ventuno psicologi dipendenti dell’azienda sanitaria locale n. 6 di Palermo. Il ricorso ha preso le mosse dal fatto che la legge impugnata (la 207 del 1987) riconosce l’equiparazione solo al personale che era già in servizio alla data del 20 dicembre 1979.
Secondo la tesi sostenuta dall’avvocato dei 21 psicologi palermitani, questa parte della legge sarebbe in contrasto con almeno tre principi costituzionali; l’uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge; il diritto del lavoratore a una retribuzione proporzionata alla quantità e alla qualità della prestazione; il buon funzionamento della pubblica amministrazione.
I giudici amministrativi di primo grado hanno ritenuto l’eccezione sollevata dai ricorrenti “non manifestamente infondata” e hanno perciò chiesto la pronuncia della Corte costituzionale.
[sipap]

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