7 settembre 2002

Disturbi della memoria e Allucinazioni uditive
- SYDNEY- Quando i malati di schizofrenia 'sentono voci', che danno comandi o magari dicono di essere Dio, in realta' rivivono frammenti sconnessi di 'memoria uditiva' di diversi momenti della propria vita. E' la rivoluzionaria teoria che sta mettendo alla prova un'equipe dell'Istituto di ricerca sulla salute mentale di Melbourne, in Australia, in uno studio sui disturbi della memoria nelle allucinazioni uditive. "La nostra teoria e' che quando una persona sente delle voci nella schizofrenia, la sua memoria uditiva e' stata attivata ma la fonte di quella memoria non e' chiara", ha detto il professor David Copolov, che coordina il progetto. "Se una persona ha una memoria volontaria di un personaggio visto al cinema o in Tv, puo' richiamare alla mente che voce avesse, ma nelle allucinazioni uditive e' come se qualcuno ci parlasse veramente...e' un'esperienza aliena che viene da un'altra realta". Circa il 70% dei malati di schizofrenia sentono voci su base quotidiana, in uno dei sintomi piu' angosciosi e paralizzanti di questa malattia mentale cosi' poco conosciuta, ha detto Copolov. Talvolta le voci prendono forma di comandi, e nei casi peggiori possono ordinare ad una persona di uccidere o far del male a se' stessi o ad altri. Quasi sempre le voci sono negative, paurose e adirate, ma possono essere anche positive, come nel caso in cui dicono di provenire da Dio. Il 50% delle persone che sentono voci affermano di averne familiarita', mentre in altri casi sono anonime o attribuite ad altri esseri, ad esempio diavoli o spiriti. Secondo Copolov, la cui ricerca sulle voci udite dagli psicopatici e' all'avanguardia mondiale, le voci stesse si presentano spontaneamente, anche se vi sono evidenze che le legano allo stress. Le teorie precedenti suggerivano che le voci fossero una 'malattribuzione subvocale' - cioe' pensieri interni ritenuti erroneamente come provenienti da un'altra realta' - oppure il risultato di una disfunzione del sistema uditivo cerebrale. Tuttavia l'avvento negli ultimi cinque anni della raffinata tecnologia di imaging del cervello ha gettato dubbi su queste teorie. L'equipe australiana ritiene invece che le voci siano causate da una "forma sottile di disinnesto" all'interno dei circuiti di memoria nel cervello. "La ricerca indica la presenza di un fenomeno involontario di ritorno di memoria", ha detto Copolov, osservando che se si scopriranno le cause delle allucinazioni uditive sara' possibile migliorare sostanzialmente la qualita' della vita degli schizofrenici. Attualmente tali allucinazioni possono solo essere controllate con psicofarmaci. (ANSA).

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