1 gennaio 2007

I farmaci antidepressivi ed il rischio di suicidio e di mortalità

Uno studio coordinato da Ricercatori dell’University of Kuopio ( Finlandia ) ha valutato il rischio di suicidio, tentativo di suicidio e la mortalità generale durante trattamento con farmaci antidepressivi in una condizione di vita reale.
Lo studio ha riguardato 15.390 pazienti, che erano stati ospedalizzati a causa di un tentativo di suicidio tra il gennaio 1997 ed il dicembre 2003, in Finlandia.
I pazienti non erano affetti da psicosi.
L’impiego della Fluoxetina ( Prozac ) è risultato associato al più basso rischio di suicidio ( RR = 0.52 ), mentre la Venlafaxina ( Efexor / Effexor ) era associata al più alto rischio di suicidio ( RR = 1.61 ).
La più bassa mortalità è stata osservata durante l’impiego degli inibitori selettivi del riassorbimento della serotonina ( SSRI ) ( RR = 0.59; p < 0.001 ), attribuibile ad una riduzione delle morti cardiovascolari e cerebrovascolari ( RR = 0.42; p = 0.001 ).
Tra i soggetti che non avevano mai fatto uso dei farmaci antidepressivi, l’impiego corrente dell’antidepressivo era associato a un sensibile aumento del rischio di tentativo di suicidio ( 39%; p < 0.001 ), ma anche ad un ridotto rischio di suicidio completato ( -32%; p = 0.002 ) e di mortalità ( -49%; p < 0.001 ), rispetto al non uso corrente dell’antidepressivo.
Non sono state osservate differenze tra i risultati osservati tra i soggetti di età compresa tra 10 e 19 anni e quelli della popolazione generale, ad eccezione di un aumentato rischio di morte con l’uso della Paroxetina ( Paxil; in Italia: Seroxat ) ( RR = 5.44; p < 0.001 ).

Tiihonen J et al, Arch Gen Psychiatry 2006; 63: 1358-1367
Link: PsichiatriaOnline.net

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