16 agosto 2011

BIMBE MENO BRAVE IN MATEMATICA? "COLPA" DELLA MAMMA

VANNO PEGGIO SE LA MADRE PENSA CHE SIANO PIU' PORTATI I MASCHI

La scienza lo conferma: le femmine sono meno brave in matematica, ma solo se ne è convinta la mamma. Se lei infatti pensa che coi numeri se la cavino meglio i maschi, sua figlia otterrà punteggi fino al 15% inferiori rispetto alle coetanee le cui madri rigettano con forza lo stereotipo. Lo suggerisce una ricerca sperimentale su 124 bambine tra i cinque e i sette anni, guidata dall'Università di Bologna e in stampa sulla rivista di psicologia dello sviluppo dell'Associazione degli psicologi americani. Nessuna influenza, invece, sembrano avere le opinioni dei papà. "E' sorprendente che già a cinque anni le bambine possano essere inconsapevolmente condizionate da stereotipi relativi al genere", dice Carlo Tomasetto, ricercatore dell'Ateneo bolognese e coautore dello studio. Ancora più sorprendente, è forse che il condizionamento si attivi solo se, prima dei test di matematica, alle bimbe viene chiesto di disegnare una figura femminile. Per i ricercatori invece è una conferma. Si tratta di un fenomeno osservato, per lo più negli adulti, da almeno una decina d'anni.
L'esperimento, cui hanno preso parte anche le università di Padova e Chieti-Pescara, si è svolto così: le bambine sono state testate individualmente, a scuola. Prima del test di matematica, pensato per la loro età, è stata loro raccontata una storia. Con protagonista femminile fortemente stereotipata, ad alcune. Incentrata su un argomento neutro, alle altre. Le bambine sono quindi state invitate a fare un disegno relativo al racconto appena ascoltato. Parallelamente ai genitori è stato chiesto di compilare un questionario nel quale, tra l'altro, si chiedeva se, a loro parere, "i maschi di solito sono più portati delle femmine in matematica" e se "le femmine di solito sono più brave nelle materie artistiche e linguistiche che in matematica".

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