5 settembre 2011

Riduzione graduale degli Antidepressivi

L’effetto della riduzione graduale degli antidepressivi sull’incidenza dei sintomi da sospensione

Un totale di 28 pazienti, trattati con inibitori selettivi del riassorbimento della serotonina (SSRI) o con Venlafaxina (Effexor, quindi un SNRI), sono stati assegnati in modo casuale ad un periodo di riduzione graduale del trattamento farmacologico di 3 giorni ("periodo breve") o di 14 giorni ("periodo lungo").
La valutazione è stata effettuata dopo 5-7 giorni di wash-out farmacologico, ed ancora dopo 7 giorni di trattamento con un nuovo antidepressivo.
La sindrome da sospensione (3 o più nuovi sintomi alla checklist Discontinuation Emergent Signs and Symptoms) si è presentata nel 46% dei pazienti con una frequenza simile tra periodo di riduzione graduale breve e lungo.
I pazienti, inizialmente in trattamento con antidepressivi a breve emivita, hanno presentato una maggiore incidenza di sintomi da sospensione e di sintomi depressivi, rispetto a quelli in trattamento con Fluoxetina (Prozac).
Quattro pazienti, tutti in trattamento con Paroxetina (Eutimil, Seroxat, Sereupin), hanno sviluppato ideazione suicidaria dopo riduzione graduale del dosaggio.

Questi risultati forniscono elementi a supporto dell’importanza dell’emivita nel determinare i sintomi da sospensione, ed indicano che il vantaggio del periodo di riduzione del dosaggio di 2 settimane è piccolo, rispetto ai 3 giorni, nel passaggio ad altro antidepressivo.
La sospensione degli antidepressivi nei pazienti depressi può essere associata a peggioramento della depressione e ad aumento del rischio di suicidio.

Tint A et al, J Psychopharmacol 2008; 22: 330-332

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