15 aprile 2020

[Podcast] Radiocoronavir

Un podcast per allenare la flessibilità psicologica rimanendo a casa. RadioCoronavir è il servizio ideato da un gruppo di psicologi che, attraverso meditazioni ed esercizi esperienziali, aiuta le persone costrette a casa ad orientare la propria mente e a renderla più flessibile di fronte ai cambiamenti imposti dall'emergenza Covid-19

Cambiare un comportamento può essere molto difficile, soprattutto quando i risultati non sono immediati. Di fatto, la nostra mente ci porta a vedere le conseguenze più prossime rispetto a quelle sul lungo termine; potremmo così pensare che uscire a fare una passeggiata ci comporti un beneficio, sebbene in realtà ci sia il rischio di infettarsi o infettare altre persone. Cambiare può essere difficile ma non impossibile.
Per spezzare la dannosa catena comportamentale che sta contribuendo alla diffusione del nuovo coronavirus, Giovambattista Presti (psicologo psicoterapeuta e docente all’Università di Enna “Kore”, ASCCO e Humanitas di Milano), assieme ad un gruppo di psicoterapeuti, ricercatori e docenti, ha ideato un servizio di podcast per allenare la mente e renderla più flessibile ai cambiamenti imposti dall'attuale stato d'emergenza. Su Spotify Radiocoronavir (anche su iTunes), o sulla piattaforma Anchor.fm/nanni5 è possibile ascoltare i file audio ed esercitarsi a vivere questa difficile realtà in modo costruttivo per se stessi e per gli altri. Le meditazioni e gli esercizi esperienziali proposti si basano su un approccio evidence-based di tipo cognitivo-comportamentale denominato ACT.

L’Acceptance and Commitment Therapy (o ACT, da pronunciare come singola parola) è una nuova forma di psicoterapia, con solide basi scientifiche, che richiede un fondamentale cambiamento di prospettiva: per poter vivere un’esistenza guidata dai propri valori (iniziando già da ora!) è necessario imparare come uscire dalla propria mente ed entrare nella propria vita. Per cambiare l’essenza dei problemi psicologici e l’impatto che essi hanno sulla vita, l'ACT si basa su: 
  1. Mindfulness: un modo di osservare la propria esperienza che recenti ricerche hanno dimostrato avere benefici psicologici importanti. Attraverso la mindfulness è possibile imparare a guardare al proprio dolore, piuttosto che vedere il mondo attraverso di esso ed arrivare a comprendere che ci sono molte altre cose da fare nel momento presente oltre a cercare di controllare i propri contenuti psicologici.
  2. Accettazione: si basa sulla nozione che, di norma, tentare di sbarazzarsi del proprio dolore porta ad amplificarlo, a intrappolarsi ancora di più in esso e a trasformare l’esperienza in qualcosa di traumatico. Le esperienze interne (sensazioni, emozioni, pensieri) non sono uguali agli eventi esterni (ciò che avviene nel contesto/ambiente) e i metodi per cercare di eliminarle non funzionano. Sebbene non sia possibile sbarazzarsi volontariamente della propria sofferenza psicologica, è possibile invece decidere di smettere di lottare contro di essa e far spazio all'intera gamma delle sensazioni, emozioni e pensieri. Dunque non si tratta né di un atteggiamento nichilistico auto-distruttivo, né di tollerare o sopportare il proprio dolore, bensì di entrare consapevolmente in contatto con la propria esperienza, qualunque essa sia.
  3. Impegno e vita basata sui valori: spesso quando si è coinvolti nella lotta contro la sofferenza psicologica si mette la vita in stand-by, credendo erroneamente che il proprio dolore debba diminuire prima di iniziare nuovamente a vivere. Al contrario, l'invito è quello di uscire dalla propria mente ed entrare nella propria vita intraprendendo azioni impegnate in direzione di quelli che sono i propri valori, ovvero le cose importanti per noi.
La flessibilità psicologica è dunque l'abilità di essere nel momento presente, ovvero pienamente consapevoli e aperti alla nostra esperienza, e di intraprendere azioni guidate dai nostri valori. Significa essere presenti, aperti e fare ciò che davvero conta; maggiore è la flessibilità psicologica maggiore è la qualità di vita.

RadioCoronavir si basa sull'approccio ACT precedentemente descritto e nasce per aiutare tutte le persone costrette a casa a sviluppare la propria flessibilità psicologica, quindi la capacità di assorbire le proprie reazioni emotive e cognitive negative derivate da questo periodo di profondi cambiamenti.
È uno strumento utile per:
  • allenarsi a vivere al meglio e dare un senso alla vita in casa
  • promuovere comportamenti prosociali
     
Seguendo il podcast, si possono ascoltare i file audio che invitano a fare esercizi esperienziali e meditazioni che, con parole semplici, aiutano a cambiare il modo di pensare e di guardare gli eventi attuali. Si è così guidati a ri-orientare la mente che, come spiegato all'inizio dell'articolo, in queste situazioni è portata a pensare in modo non funzionale alla circostanza. Come dice il Prof. Presti in una recente intervista: "[...] L’effetto si vedrà a lungo termine e per vederlo bisogna esercitare la mente a guardare lontano.".
È bene precisare che RadioCoronavir non sostituisce lo psicologo e/o un eventuale percorso di sostegno psicologico, è uno strumento utile ad orientare la mente per vivere pienamente e in senso valoriale l'emergenza Covid-19.


SITOGRAFIA





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